Mi presento

Ciao a tutti, è da molto che sono iscritta, ma scrivo solo adesso. Credo di essere la più grande tra di voi: 34 anni suonati!! Forse è per questo che vi scrivo solo adesso: la maturità dovrebbe portare a capire cosa sono le cose importanti della vita, ma sono solo frasi fatte e io mi sento debole come una quindicenne.
Il mio disturbo si concentra sul viso, ogni minima imperfezione va immediatamente eliminata con le conseguenze disastrose che conosciamo bene. Da piccola ho sofferto di anoressia e adesso l'acne escoriata è una prolungamento di quel disturbo: mania di perfezione, insicurezza cronica e paura dell'abbandono: ho perso mio padre a soli 9 anni !
Da un anno e mezzo ho perso il lavoro per la crisi e da lì il mio disturbo si è acuito moltissimo. Quando mi escorio posso passare anche una settimana intera a casa. Il mio compagno arriva a comprarmi lui le sigarette e a fare la spesa, la tristezza e la depressione mi immobilizzano. Sono in cura da un terapeuta, ma ovviamente non ha la vera medicina per farti guarire. Stasera sono molto triste e sconfortata e a chiunque tra di voi lo fosse come me voglio rivolgere un abbraccio virtuale Scusate lo sfogo....

non preoccuparti: non sei la più grande... e poi non c'entra tanto l'età te lo posso garantire io che sono più grande di te

volevo dirti che non sei sola ecco...       oddio la faccina a cuoricino non è poi 'sta bellezza ma meglio che niente  

Ciao norsy, le nostre storie si assomigliano tutte. Io di anni ne ho 32 e a 13 soffrivo di disturbi alimentari che mi hanno anche fatto perdere il ciclo per un paio d'anni. Da prima ancora ho iniziato a escoriarmi vedendo mia madre che si schiacciava i punti neri allo specchio. Dall'adolescenza è iniato quindi questo vortice di insicurezze e non accettazione che mi ha portato, da grande, diciamo dopo la laurea, al periodo di crisi più profonda e instabilità. Anch'io sono stata in cura per la depressione, e a più riprese ho comunque visto gli psicologi, anche quando ancora studiavo. Anch'io non ho un lavoro stabile e sono ancora alla ricerca del mio posto nel mondo e della mia identità. Solo che a quest'età ho raggiunto la consapevolezza di una cosa che non sapevo a 20 anni: bisogna vivere la vita con leggerezza e gustare tutti i momenti che poi non passano più. Io me la sono distrutta anche da giovanissima, alla ricerca della perfezione impossibile in ogni sfera della mia esistenza. Ora sono piena di rimpianti... Comunque norsy non sei sola e non è mai tardi per rinascere e stare bene.
Lo scorso weekend ho visto una commedia inglese simpatica che spiega come fare per vivere la vita al meglio. Molto leggera ma fa riflettere, la potete scaricare qui: https://torrentz.eu/371f2c1034be5a86d9c692dde53aa1996f37ba37. Si chiama "Questione di tempo".
Un abbraccio

Grazie ragazze per le vostre risposte.... Oggi sono venuta a trovare mia mamma che ovviamente non accetta il mio disturbo. Qui in Sicilia ci sono 35 gradi, tutti vanno a mare da Maggio e quindi sono tutti abbronzatissimi....le prime parole di mia madre appena mi ha vista sono state: " sembri un fantasma che cammina.." e io : " grazie mamma anch' io ti voglio bene"...  
Bacio

Ciao norsy benvenuta!
Anch'io sono del sud e i soliti commenti ogni estate mi esasperano...Ho appena finito di discutere con mia mamma, dovevo partire domani con loro per andare alla casa al mare ma ho detto che non vengo più (sono di nuovo conciata malissimo), mi ha lanciato un'occhiata piena di fastidio e se ne è andata. Ma cavolo è dall'età di 15 anni (oggi ne ho 27) che abbiamo le stesse identiche conversazioni e ogni volta si arrabbiano con me, come se io mi divertissi un mondo a passare ogni estate chiusa in casa. La cosa che più mi dà fastidio è dover subire questo tremendo senso di colpa non solo verso di me, ma anche verso gli altri, nella loro percezione è come se io facessi un torto a loro e io questa cosa non la sopporto. Qua il torto enorme lo sto facendo alla mia vita, privandomi di un'esistenza normale e causandomi cicatrici che non andranno mai più via, quando la natura mi aveva donato una bella pelle. Ti abbraccio forte e non sei affatto sola.

Ciao Nina, il consiglio più facile e immediato sarebbe quello di non rinunciare al trasferimento alla casa al mare, ma tu sai benissimo cosa sarebbe " giusto" fare e non hai bisogno di qualcuno che te lo faccia notare. ..Hai perfettamente ragione il senso di colpa che ci logora non è rivolto solo a noi stesse ma anche verso chi ci sta intorno...io spesso spingo il mio compagno ad uscire da solo proprio perché sapere di costringere anche lui alla clausura mi fa soffrire e averlo accanto mi fa sentire ancora più " pazza "   .
Se ci penso mi viene da sorridere: la mia personalità è cambiata tantissimo in questi anni : prima ero la classica prezzemolina presente ad ogni evento, ora faccio strade secondarie per non incontrare conoscenti   
L' importante sarebbe non vivere ogni rinuncia come un fallimento. ..spero potremmo riuscirci. .. un bacio.