ACNE ESCORIATA
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Messaggio  robertina91 Ven Mag 25, 2012 1:19 pm

Ciao, sono Roberta, ho quasi 21 anni e mi trovo qui perché ho finalmente capito, grazie ad un dermatologo molto bravo, che soffro di acne escoriata e che a suo dire non ho un'acne grave e ho tutto sommato una belle pelle, ma finché mi gratto la bellezza della mia pelle sarà sempre nascosta da quelle croste. Mi ha stupito molto quando mi ha detto che le sono subito sembrata una ragazza molto emotiva e questa mia emotività è legata al mio disturbo secondo lui...quando mi ha chiesto se mi grattassi i brufoli all'inizio ho negato, ma lui ha insistito, dicendo che se è così è normale e non devo vergognarmene. Mi ha spiazzata, devo dirlo, da un dermatologo mi aspettavo solo creme antibiotiche e non una comprensione profonda del problema. Ho un'acne leggera, senza dubbio, dovuta a sbalzi ormonali e allo stress che l'università mi sottopone...
Al liceo era anche peggio, devo ammetterlo, il mio viso, le mie spalle e il mio petto erano in condizioni orribili: sono sempre stata ossessionata dalla scuola, dal successo scolastico, fin dall'elementari... mia madre si è sempre aspettata grandi cose da me e ancora oggi fatico a capire se le ha sempre pretese o sono stata io che l'ho abituata troppo bene e che mi impegnavo solo per vederla contenta. Ad oggi, grazie allo sguardo esterno e critico del mio ragazzo, ho capito che mia madre ama vantarsi con gli altri dei miei successi, punto e stop. Mi sono diplomata con 100 e lode, ma alla fine non ero contenta: avevo passato 5 anni di inferno, dove mi torturavo prima di ogni verifica o interrogazione, anche se sapevo tutto benissimo e potevo stare tranquilla, senza avere alcuna ansia da prestazione. Eppure ce l'avevo sempre, anche ora ce l'ho...tra pochi giorni ho un esame e inizio ad avere molta ansia. Per dirla tutta, questo esame la prima volta non l'ho neanche affrontato perché poco prima del mio turno mi è venuto un vero attacco di panico, non riuscivo più a parlare, mi sentivo male e sono scappata via. Era un mese che studiavo, non ero pronta al 100%, ma potevo almeno provarlo...invece no, perché la paura di mettermi a piangere davanti a tutti a seguito di una bocciatura mi spaventata troppo. Sono molto emotiva, piango per delle cavolate che feriscono me.... mi commuovo solo se mi ritrovo in quelle situazioni, se no nisba, sono fredda come il ghiaccio, distaccata. Sono egocentrica forse...tutto ciò che mi viene detto io lo filtro, ci rimugino su...penso a come sono apparsa agli altri. Leggendo su questo forum noto che è una cosa che fate anche voi, oppure "filosofeggiate": in filosofia ho sempre avuto 10 al liceo, ero la più brava in questa materia perché per me era semplicemente facile, forse l'unica materia per cui non mi ammazzavo sui libri. Perchè non ho mai pensato di essere un genio: gli altri ragazzi che sono usciti con 100 e lode erano dei piccoli geni: alle matompiadi ottenevano sempre ottimi risultati, io invece mai, nonostante in matematica fossi brava. Ma ero brava perchè mi ammazzavo sui libri, non certo per natura. L'unica bravura innata che ho è nel disegno...tant'è che volevo fare un tipo di studio universitario indirizzato in questo senso, ma un test di ingresso me l'ha impedito (oltre al fatto che mia madre non era contenta, ma ero disposta a ribellarmi). Alla fine mi ritrovo a fare uno studio scientifico che non ho scelto io, ma che mi sono vista obbligata a scegliere perché unico a numero aperto che poteva interessarmi un minimo...ora sono felice della scelta, ma il primo anno sono caduta in forte depressione. Non studiavo più, mi dava noia, avevo voglia di "ca**eggiare" (scusate il termine) come fanno tutte le ragazzine adolescenti e che io non ho fatto per seguire le regole. Alcuni esami li ho passati con voti discreti pur studiando tutto all'ultimo e con gli aiuti del mio ragazzo, che mi ha spronato enormemente ad applicarmi. Ora mi sono ripresa, ancora non del tutto, ma perlomeno studio in modo abbastanza regolare e senza ammazzarmi troppo...però ho ancora quell'approccio malsano di voler sapere tutti i dettagli per prendere il massimo...ma all'università non funziona così, i prof non ti conoscono, sei solo un numero di matricola e conta l'impressione del momento. Uno con la faccia tosta e un po' di fortuna può prendere 30 e lode e uno che studia per mesi, ma emotivo può prendere un 18 tirato perché fa brutta impressione...allora non mi fisso più sui voti ma sul "passare" l'esame...e cioè rende il tutto ancora più catastrofico, perché se va male significa non che prendo un voto basso, ma che non lo passo.
Come voi anch'io sporadicamente sono invasa da strane ansie, paure dei ladri, tanto da non dormire la notte, paura che il mio ragazzo muoia...cose che non hanno senso, non capita spesso, ma mi è capitato.
Sono sempre di più convinta che l'acne escoriata sia troppo legata alla nostra psiche e questi tratti comuni forse ne sono la conferma. Sono ossessionata dalla perfezione, estetica, scolastica...anche nel disegno purtroppo, pretendo da me perfezione. Essendo brava ad usare matite e quant'altro sono molto brava anche a truccarmi, tanto che di solito la gente non si accorge che ho la pelle escoriata. Negli anni ho acquisito una tecnica pari ad un'estetista, per cui riesco a commuffare la mia vera pelle. Non è perfetta, ma perlomeno assume un colorito uniforme...anche se con le croste, non c'è trucco che tenga, sotto al correttore rimane quel colorito grigino strano...
Comunque ormai vivo da quando ho 17 anni con una maschera sul viso, non riesco a mostrarmi come sono realmente. Ciò che mi ha comunque permesso di avere ottime relazioni con gli altri è stato il trucco. So di sembrare totalmente normale, ho un ragazzo, amici (pochi ma davvero buoni): la mia vita sentimentale è bella. Meno quella famigliare, non che sia brutta, non sono mai stata maltrattata o altro, però è un po' troppo bigotta, forse a causa del fatto che mia nonna ha sempre vissuto con noi e per ogni cosa dovevamo rendere conto a lei che ha una mentalità quasi "medievale". Di certo sono cresciuta educata, colta, una ragazza modello, ma dentro di me qualcosa non ha funzionato e ora ne pago le conseguenze...ora si vede anche all'esterno.
C'è stato un anno in cui invece ho vissuto serena: prendevo la pillola, l'acne era scomparsa e quindi non mi grattavo...purtroppo ho scoperto di essere allergica alla pillola, in quando mi causava gravi effetti collaterali, per cui l'ho sospesa e nella mia vita non potrò più prenderla. Ho avuto anche un problema di follicolite sulle gambe, ancora non risolto...e anche qui ho esercitato torture su torture, per estrapolare i peli incarniti...al che mi sono detta che c'è qualcosa che non va in me. Stavo ore e ore a schiacciarmi gambe, viso, spalle, petto....e poi a vivere cercando di controllarmi in vista di un'estate lontanissima, in modo da poter permettermi di vestirmi sbracciata, scollata...ho 21 anni, sono oggettivamente carina, magra e alta...ho sempre pensato che se non fosse stato per la pelle avrei potuto fare la modella (questo mi avrebbe regalato autostima forse), ma ho questa pelle che non accetto, a volte schiaccio anche cose che non ci sono e avendo la pelle delicata e sottile sanguino subito...è assurdo. Lo faccio come se non trovassi altro modo per convogliare il mio stress. A volte passo le giornate a schiacciare e grattare, la giornata passa e non ho concluso nulla, mi sento frustrata per non aver vissuto la giornata.
Una soluzione c'è sicuramente, io voglio guarire...ci deve essere un modo, ho pensato di andare da uno psicologo ma sono un po' scettica: sarà utile? Certe volte penso di essere più brava io a psicanalizzarmi! XD
Comunque questa mia situazione non è costante, d'estate di solito miglioro perchè sono rilassata, ma da quando vado all'università anche d'estate non ho pace, perchè gli esami continuano...noto peggioramenti all'avvicinarsi degli esami. La mia pelle poverina si rigenera anche velocemente, mi dispiace di deturparmi, mia alla fine provo troppo piacere nel vedere fuoriuscire le impurità dal mio viso....
Spero di potervi essere d'aiuto, per quando posso, con la mia esperienza...
Posso dirvi che cambiare il proprio carattere è possibile: io sono cambiata nel corso di questi anni, da quando ho conosciuto il mio ragazzo, 5 anni fa. E' anche vero che avere una persona che ci ama da parte fa avvenire questi cambiamenti con più facilità e più velocemente... Ora vorrei poter cambiare quest'altro aspetto negativo di me...in un certo senso però, ricado sempre nella stessa cosa: ricerco la perfezione anche del mio carattere...però questa è l'unica ricerca che poterebbe buoni frutti!
Vi sarete rese conto che sono una chiacchierona, scusate per la lunghezza del post! Vorrei solo ringraziare la ragazza che ha creato questo forum perchè ora posso dire di non sentirmi più solo e strana e sto imparando a capire che ciò che rovina la mia faccia non è l'acne ma le mie mani...
Un abbraccio!

robertina91

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Messaggio  Elisa Dom Mag 27, 2012 6:01 pm

Ciao robertina, benvenuta! La tua storia è molto interessante e trovo sia un bene che tu abbia subito capito di cosa si tratta. Da come scrivi si capisce che hai ottime doti analitiche e anche una discreta forza di volontà, questi due fattori, uniti alla consapevolezza positiva del tuo aspetto fisico (che è fondamentale, se ci si specchia e ci si schifa da sole, dall'acne escoriata non se ne esce, secondo me), sono tutti elementi che sono sicura ti aiuteranno a liberarti di questa compulsione. Se devo essere sincera, dal quadro che hai fatto, ho l'impressione che tu staresti benissimo con te stessa, se non avvertissi l'urgenza di dare soddisfazione a tua madre. Adesso che hai 21 anni, che ti sei diplomata e che ti trovi bene all'uni, perché non iniziare a sentirti indipendente dal giudizio dei tuoi? E' un bene che tu stessa abbia messo in evidenza il vero significato del tuo perfezionismo, significa moltissimo, perché molti restano condizionati dai genitori ignorandolo e ferendosi per anni inutilmente. Hai scritto che ti saresti iscritta ugualmente ad una facoltà che tua madre non approvava, se avessi passato i test, dunque hai grinta da vendere! Se il tuo dono è la creatività (e dei essere brava per forza, se copri ogni segno con il trucco senza che si noti!!), usala per tirare fuori quello che provi, per esprimerti senza condizionamenti. Per quel poco che ho capito studiando l'acne escoriata su me stessa, si tratta spesso di un problema legato all'incapacità di esprimersi e manifestarsi come si vorrebbe.
Se hai la possibilità di iniziare una terapia, potrebbe essere utile, perché è vero che spesso i pazienti sono più acuti degli analisti, ma poi i pazienti non sanno quale strategia adottare per cambiare e la presenza di una persona esterna che monitora e sorveglia i propri sforzi può essere fondamentale. Bada però che sia uno psicologo specializzato in disturbi ossessivi del comportamento, altrimenti è aria fritta!
Ti saluto e ti auguro buone cose!
Elisa
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Messaggio  robertina91 Dom Mag 27, 2012 9:08 pm

Grazie mille Elsa della risposta!! Hai ragione, anch'io ormai ho maturato l'idea che molto dipenda dal giudizio di mia madre (mio padre non lo conto, non ha mai preteso nulla da me e in famiglia diciamo che non è lui che comanda, è mia madre).
Credo di essermi accorta di questo di recente, perciò ci sto ancora lavorando...a tratti mi sembra di riuscirci e a tratti no. Liberarsi dal giudizio di qualcuno, essere mentalmente indipendenti per me è più difficile di quanto sembra alla gente comune. Non lo confido quasi a nessuno, perché sono consapevole di non essere capita da tutti. Qui so di essere capita al 1000 x 1000, perché io stessa capisco perfettamente quello che scrivete (più o meno ho letto tutto il forum)!
La grinta e la forza di ribellione è venuta solo di recente, ho aperto gli occhi e ho deciso di cercare ciò che volevo io davvero. Anche se spesso mi vengono dei dubbi, a volte penso che forse non volevo davvero fare quella facoltà, una parte di me non voleva assolutamente andare troppo lontano da casa e stare più sul treno che in università...quindi ho sempre avuto il dubbio che fosse anche solo un pretesto per ribellarmi. Ma anche se fosse non so se sia così negativo, almeno ho reagito.
Di sicuro uso il disegno mi aiuta tanto, in varie forme...solo che spesso mi manca il tempo per lasciarmi davvero andare davanti ad un foglio bianco e lasciarmi guidare da ispirazione ed emozioni. Certo quando lo faccio poi sto davvero bene...ancor di più quando vedo l'opera finita, in genere faccio fatica a regalarle, perché mi ci affeziono, c'è sempre qualcosa di mio in ciò che faccio. Però certo, è un aiuto immenso...
Hai ragione per quanto riguarda gli psicologi, bisogna stare attenti e selezionare qualcuno di davvero capace in questo campo. Se quest'estate sarò pronta mentalmente penso che inizierò a darmi da fare per cercarne uno, anche se questo mi costringerà a dover raccontare tutto a mia madre. Lei sa che soffro di acne escoriata (dal dermatologo c'era anche lei), ma non sa cosa questo implica. Pensa che sia un mio vizio, quando mi vede mi chiede: "ti sei schiacciata ancora vero?" Ormai non nego più, lo ammetto e le dico che non vado in giro con delle impurità evidenti sul viso (piccola bugia). Lo dico per sembrare "normale", in realtà molte impurità non si vedono se non ad un occhi profondamente critico. Quindi lei non ha ancora capito che la mia è un'ossessione.
Comunque spero davvero di uscirne, già scrivere su questo forum mi aiuta tanto: sono passati pochi giorni, ma da quando ho scritto qui sono riuscita a non massacrarmi più, nonostante sia tesa e sotto esami. Credo che parlarne con qualcuno sia davvero importante...tenersi tutto dentro fa male e lo sfoghiamo in modo malsano.
Grazie mille Elsa per gli auguri, sono sicura che tutte ne possiamo uscire, lavorando sodo per il nostro benessere interiore (e perciò anche esteriore)! Un abbraccio!

robertina91

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Messaggio  Elisa Lun Mag 28, 2012 2:03 pm

Sono felicissima quando dici che, dopo aver visitato il forum, non ti sei massacrata! Smile
Anche per me è stato così un anno fa, quando, grazie a G., scoprendo il suo blog, ho dato finalmente un nome a questo disturbo che mi tormenta da 6 anni!E' vero, non sono "guarita" (ammesso che si possa guarire dall'acne escoriata, che non è una patologia fisiologica, ma un disturbo del comportamento che, in modi diversi, è comune a tutti, almeno chi ha un minimo di sensibilità per indagare se stesso), tendo ad avere picking-sessions e i segni "antichi" sono ancora ben visibili sulle ginocchia, sul viso e sulle braccia (oltre a quelli recenti), però sono sicura che ne uscirò, perché ho messo a fuoco il significato di questo comportamento, cosa che non possedevo prima, quando lo consideravo esclusivamente un "vizio", come dicono ancora (purtroppo) i miei. Inoltre, non ferirsi dopo aver approfondito il significato della dermatillomania è importante anche per un altro motivo: significa che possiamo essere indipendenti dai farmaci psicologici. Sono stata solo 4/5 volte da una psicologa, e al secondo incontro la dr.ssa era già pronta a somministrarmi qualcosa per regolare la mia produzione di serotonina. Ovviamente ho rifiutato di farlo. Intendiamoci: non sono un medico e non metto in dubbio la parola dei competenti in materia, ma della mia salute psichica sarò sicuramente più attendibile di una psicologa che mi ha sentita parlare un'ora soltanto e al secondo incontro già voleva inibirmi la depressione per via farmacologica! Voglio dire che la vita della mente è la cosa più bella che possediamo e anche se è vero che, fisiologicamente, alcuni individui possono essere più propensi di altri ad elaborare pensieri negativi, ciò non significa che sia necessariamente un male, o che si debba intervenire causalmente su tale aspetto per inibirlo. La soluzione è imparare a dialogare con i propri pensieri, saper interpretare le proprie emozioni e imparare a convivere anche con i lati spiacevoli del proprio vissuto. Per tutto questo serve arte, immaginazione, creatività e consapevolezza, quantomeno bisognerebbe non trascurarle a vantaggio esclusivo dei farmaci inibitori.
Elisa
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Messaggio  brigitte Mer Mag 30, 2012 7:26 pm

Benvenuta Robertina!

Non sai quanto mi ritrovo nella tua storia ...e che tasto dolente i rapporti con le mamme!
Io sto lottando strenuamente per vincere la dipendenza psicologica che ho da mia madre. Figuratevi che se devo comprarmi vestiti di solito le dico che costano meno del reale, perchè lei ha sempre avuto una fissa per i soldi che non si devono sprecare, cosa che condivido in linea di massima, ma non sprecare non significa avere un armadio praticamente spoglio! Se penso che voglio comprarmi qualcosa prima o poi vedo il volto di mia madre e la immagino rimproverarmi: "Ne hai proprio bisogno?"
Ancora oggi, che vivo con il mio ragazzo, non ho bisogno di fare il cambio stagione nella mia sezione di armadio. Ci sta tutto e anche troppo comodamente! Ho passato una vita a vergognarmi del mio aspetto fisico e del mio abbigliamento e fatico tantissimo a comprarmi qualsiasi cosa anche se ora sono dimagrita e indosso una 42...continuo a sentirmi una persona "senza forma". Perchè non è affatto una questione di peso. Ho sempre ammirato chi si veste e si muove con disinvoltura: ammiro le donne in carne che e non nascondono le curve e stanno davvero bene perchè sono sicure di se stesse! Io invece lotto tra il desiderio che gli altri approvino il mio abbigliamento e il desiderio di essere invisibile e il risultato è un assoluto disastro...
A volte compro cose che non ho poi il coraggio di indossare...mi sembra che tutto addosso a me perda di valore.

Comunque domani ho programmato shopping e shopping sarà! Twisted Evil Twisted Evil Twisted Evil

baci
bri
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Messaggio  Grazia Sab Giu 02, 2012 1:45 pm

Un affettuoso benvenuto. Credo che più o meno tutte ci siamo riviste nella tua descrizione robertina. Perfezionismo a scuola e nella vita privata, mamme esigenti, maschere in faccia, dubbi sul consultare o meno psicologi e chi più ne ha più ne metta. Brigitte anch'io invidio la disinvoltura nelle altre e non sono soddisfatta dal mio guardaroba. Al contrario però mia madre vorrebbe tanto regalarmi mezzo mondo, perché ama la moda, sono io che tendo sempre più a comprarmi vestiti coprenti e di basso profilo.

Grazia

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